Si accede al Tempio o esternamente (da via Antonino Pio, 75) o dall’interno, dalla Sottocripta e Cripta, salendo una delle due scale elicoidali ricavate nei piloni delle cupole (quella del lato sud-ovest è rifinita, quella del lato sud-est è allo stato grezzo).
Sul tappeto d’ingresso, una scritta:
SUSCIPE NOS MATER MAGISTRA REGINA APOSTOLORUM
ROGA FILIUM TUUM UT MITTAT OPERARIOS
IN MESSEM SUAM
Accoglici, Madre Maestra Regina degli Apostoli
Prega il Figlio tuo che mandi operai
alla sua messe
È una sorta di invocazione per l’apostolato. In questo Tempio si viene soprattutto per chiedere alla Vergine tutte le grazie concernenti la vocazione, tutte le vocazioni:
• nel loro nascere, come risposta alla divina chiamata;
• nel loro crescere, durante il tempo della formazione;
• nel loro vivere l’apostolato, sotto ogni forma, per tutte le necessità della Chiesa.
Entrando nella chiesa, gli ori dei mosaici e le tinte calde degli affreschi ci avvolgono, proiettandoci nella dimensione contemplativa della gloria celeste. Subito siamo attirati dall’altare maggiore e dal mosaico che lo sovrasta; ma scorgiamo anche i due altari laterali. Notiamo quindi quattro volte a botte, sorrette dagli archi trionfali che raggiungono circa 30 metri di altezza. Al centro, due cupole sovrapposte.
La decorazione marmorea del pavimento riprende gli assi della pianta a croce greca dell’edificio tracciando due sentieri che dall’ingresso conducono il fedele ai tre altari. Il motivo è impreziosito da quattro stemmi e una grande scritta circolare che esprime i motivi della dedicazione del Tempio:
ANNO MARIANO CONFECTO
DIRO BELLO INCOLUMES
FILII MATRI VOTO P.(OSUERUNT)
DIE VIII DEC. MCMLIV
Al termine dell’Anno Mariano
usciti incolumi dalla tremenda guerra
i figli offrono alla Madre in adempimento del voto
il giorno 8 dicembre 1954.
Tutto ruota e converge verso il centro: qui, un disco segnato sul punto di snodo dei bracci allude all’ostia eucaristica (è il punto dove, nella Cripta, si eleva l’altare, quale pietra fondamentale del Tempio). Esso ricorda anche il luogo dove don Alberione, il 28 dicembre 1943, espresse il voto a nome suo e della Famiglia Paolina.
I quattro stemmi sono quelli della Società San Paolo, di Pio XII sotto il cui pontificato fu inaugurato il Tempio, di San Pio X sotto il cui pontificato è nata la Famiglia Paolina, e quello della Vergine Maria.
La narrazione, iniziata nella Sottocripta e proseguita nella Cripta, raggiunge il suo culmine nel Tempio. Qui è descritta con mosaici, marmi e affreschi, la vita della Madonna, madre dell’intera umanità, associata intimamente all’opera redentrice del Figlio.