LA CRIPTA: visione d’insieme
Dalla Sottocripta, attraverso una scala elicoidale (oppure dall’esterno o scendendo dal Tempio) si accede alla Cripta.
Al centro, l’altare. Attorno all’altare, una gradinata in marmo scuro. In alto: un lucernario, da cui piove un fascio di luce indiretta sopra l’altare, accentuandone la funzione di Ara del Sacrificio.
Su questo asse spirituale della Cripta, si incurva dolcemente una calotta decorata a mosaico. È l’elemento più ricco dell’ambiente, pur nella sua sobrietà di linee. Questa calotta, che dà l’illusione ottica di altezza aprendo il varco su un cielo soffuso nella trepida attesa dell’alba, è sorretta da un peristilio di otto colonne scanalate, che circoscrivono il presbiterio. Ne risulta così un elemento architettonico che sta tra il ciborio basilicale e il tempietto classico. Il termine “ciborio”, dal caldaico kib-orion (arca, fuoco/luce), indica la struttura, ricca di splendore, a cornice dell’elemento più importante, in questo caso l’altare.
Accanto, una volta anulare a stucchi romani si specchia su un deambulatorio che alterna didascalie incise sul marmo a zone di mosaico in bianco e nero. Su questo elemento di raccordo si affacciano quattro grandi cappelle e altrettanti coretti.
La Cripta, alta 8 metri, larga 46,64, lunga 47,44, con una superficie utile di mq 1600, è capace di accogliere circa 4000 persone in piedi.
La narrazione, iniziata nella Sottocripta, prosegue ora nella Cripta. Presenta la vocazione e la missione della Madonna quale è preannunciata e profetizzata dal Protovangelo (nei due paliotti dell’altare), dai profeti che hanno descritto qualche aspetto della nascita del Redentore (ai lati dell’altare), dalle figure femminili tratte dall’Antico Testamento e da simboli ispirati al Cantico dei Cantici (calotta). Il deambulatorio, attraverso figure e scritte, suggerisce un cammino di perfezione.
Nel 1989 la Cripta è stata arricchita del sarcofago del Beato Timoteo Giaccardo e, nel 1992, dall’ambone e – in una cappella laterale (lato est) – da una stele tabernacolo per la custodia dell’Eucaristia.
Il nostro viaggio all’interno della Cripta segue un ideale percorso che parte dall’altare, sale alla figurazione dell’Ostia posta al centro della calotta, e da qui si irradia attraverso le figurazioni della calotta stessa, raggiungendo il deambulatorio posto come itinerario di santità che ogni visitatore è invitato a percorrere.
Tutto parte dall’Ostia e tutto a lei ritorna in una sorta di cammino ciclico che abbraccia l’intera Cripta sia dal punto di vista verticale che orizzontale.